A partire dal 17 dicembre, le Piccole e Medie Imprese (PMI) dovranno attuare nuove disposizioni riguardanti il whistleblowing, un processo mediante il quale i dipendenti possono segnalare comportamenti illeciti o scorretti all’interno dell’azienda in modo anonimo e sicuro come:
- Illeciti amministrativi, contabili, civili o penali
- Condotte illecite rilevanti ai sensi del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231,
- Illeciti che rientrano nell’ambito di applicazione degli atti dell’Unione europea o nazionali
- Atti od omissioni che ledono gli interessi finanziari dell’Unione di cui all’articolo 325 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea
- Atti od omissioni riguardanti il mercato interno
Le disposizioni del decreto NON si applicano:
- Alle contestazioni, rivendicazioni o richieste legate ad un interesse di carattere personale della persona segnalante o della persona che ha sporto una denuncia all’autorita’ giudiziaria o contabile che attengono esclusivamente ai propri rapporti individuali di lavoro o di impiego pubblico o con le figure gerarchicamente sovraordinate
- Alle segnalazioni di violazioni laddove gia’ disciplinate in via obbligatoria dagli atti dell’Unione europea o nazionali
- Alle segnalazioni di violazioni in materia di sicurezza nazionale, nonche’ di appalti relativi ad aspetti di difesa o di sicurezza nazionale, a meno che tali aspetti rientrino nel diritto derivato pertinente dell’Unione europea
Inoltre resta ferma l’applicazione delle disposizioni nazionali o dell’Unione europea in materia di:
- Informazioni classificate
- Segreto professionale forense e medico
- Segretezza delle deliberazioni degli organi giurisdizionali
Le PMI saranno tenute a istituire un canale interno dedicato alle segnalazioni di irregolarità. Questo canale dovrà garantire la riservatezza e la sicurezza delle informazioni fornite dai dipendenti. La normativa si applica a tutte le PMI con almeno 50 dipendenti e un fatturato annuo superiore a 10 milioni di euro.Devono essere messe a disposizione di tutti i dipendenti informazioni chiare sul canale, sulle procedure e sui presupposti per effettuare le segnalazioni interne (o esterne nel caso in cui la segnalazione interna non abbia avuto seguito). Le informazioni vanno esposte e rese facilmente visibili nei luoghi di lavoro, nonche’ rese accessibili alle persone che pur non frequentando i luoghi di lavoro intrattengono un rapporto giuridico e rese pubbliche eventualmente nel sito internet aziendale.Le scadenze per l’attuazione delle norme sono diversificate sulla base della dimensione aziendale o di altri aspetti descritti di seguito:
- Datori di lavoro con piu di 249 dipendenti / Scadenze – obblighi: entro il 15 luglio 2023
- Datori di lavoro con almeno 50 dipendenti / Scadenze – obblighi: entro il 17 dicembre 2023
- Datori senza limiti dimensionali / Scadenze – obblighi: entro il 17 dicembre 2023 / Attività: servizi finanziari
- Datori senza limiti dimensionali / Scadenze – obblighi: entro il 17 dicembre 2023 / Attività: con modello organizzativo D. Lgs 231/2001
Per il calcolo dei dipendenti medi il decreto non fornisce indicazioni specifiche. Si potrà probabilmente fare riferimento alla normativa vigente per altri istituti per cui vanno computati:
- Lavoratori subordinati a tempo indeterminato e pieno
- Lavoratori con rapporto part-time (“pro-quota” secondo le indicazioni dell’art. 9 del D.L.vo n. 81/2015)
- Lavoratori con rapporto a tempo determinato (secondo la previsione dell’art. 27 del predetto 81 2015)
- Lavoratori intermittenti, (con le modalità stabilite dall’art. 18 del D.Lvo n. 81/2015.)
Vengono specificati anche casi di comportamenti ritorsivi verso chi segnala le irregolarità, che sono vietati . Si tratta in particolare di:
- Licenziamento
- Sospensione, anche di natura disciplinare o misure analoghe
- Mancate promozioni o le retrocessioni di grado
- Cambiamento di mansioni
- Trasferimento
- Modifiche nell’orario di lavoro
- Ostracismo, molestie discriminazione ed il trattamento sfavorevole
- Mancato rinnovo o risoluzione anticipata di contratti a tempo determinato
Vengono specificate anche le sanzioni, che prevedono importi compresi tra i 10.000 ed i 50.000 euro. Le PMI sono tenute a informare i propri dipendenti sui loro diritti e sulle procedure da seguire per effettuare segnalazioni di whistleblowing in modo corretto e sicuro. L’obiettivo principale di queste misure è promuovere la trasparenza e prevenire frodi e comportamenti illeciti all’interno delle aziende, tutelando al contempo coloro che segnalano le violazioni.